Da buoni nerd supparoli siamo sempre alla ricerca di nuove attrezzature e di innovazioni nel mondo sup e questa che stiamo per proporvi sembra promettere bene o per lo meno essere interessante e da seguire nella sua evoluzione perché potrebbe dar vita ad una terza tipologia di tavole.
Il principale dilemma sulla scelta della tavola da acquistare è sempre tra rigida e gonfiabile. Il problema più grande della rigida è il trasporto e lo spazio occupato. Più la tavola cresce in lunghezza più i problemi si fanno “ingombranti”, tanto che alcune compagnie aeree non imbarcano materiale sportivo al di sopra di determinate dimensioni.
Sunova, l’azienda produttrice di tavole da surf e sup fondata dall’australiano Bert Burger, sembra essersi impegnata su un nuovo interessante progetto trapelato nell’incontro annuale per i rivenditori in Thailandia dove Sunova ha la sede centrale: una tavola da race 14’ divisibile in due pezzi!
Si capito bene, una tavola race smontabile in due pezzi, lo stesso concetto delle pagaie scomponibili in tre pezzi per il trasporto.
Questa sup board componibile è al momento un prototipo, ma sembra che a breve sarà commercializzata dando vita ad una nuova tipologia che si frapporrà tra le rigide e le gonfiabili: la tavola componibile rigida
Dividere una 14’ in due vorrebbe dire passare dai 4,26 metri totali a due pezzi da 2,13 metri. Una comodità estrema, non solo per passare i check-in degli aeroporti con serenità, ma anche per avere una 14’ trasportabile internamente su praticamente ogni macchina.
E se questo primo modello aprirà la strada in futuro potremo avere una classica 10’6” componibile che da 3,20 metri di ingombro passerà a 1,60 metri!
Foto di Christopher Parker
A dire il vero il sup divisibile non è una novità assoluta, la prima azienda a mettere a catalogo una tavola di questo tipo fu Starboard nella collezione 2009 nelle misure 11’2” x 30 e 9’8” x 30; nel 2010 rimase a catalogo solo la Blend 11’2” divisibile per poi sparire dal 2011 senza ma più essere riproposta. La tavola di Starboard era una due pezzi avvitabili nata dalla collaborazione con Mark Raaphorst ma fu un progetto rimasto più sui cataloghi che in acqua.
La cosa interessante della componibile di Sunova è che funziona realmente ed anzi è già stata impiegata in alcune gare di assoluta importanza del “The Paddle League World Tour”, in particolare da Kelly Margetts alla Carolina Cup e da Manatea Bopp du Pont all’Air France Paddle Festival di Tahiti dove ha ottenuto il 5° posto.
La prossima tappa del Paddle World League si terrà domani 12 maggio e vedremo se la tavola componibile sarà nuovamente avvistata.
Il mio pensiero è che probabilmente questa novità che sta partendo dalle più importanti gare a livello mondiale non andrà tanto a stravolgere la visione delle tavole a livello pro; credo infatti che una tavola monolitica sia sempre preferibile. Dalle foto viste on-line si nota una leggera flessione della tavola nella zona centrale dove poggiano i piedi proprio in corrispondenza dell’aggancio delle due parti. Anche Christopher Parker che ha avuto modo di provare la tavola per pochissimi minuti riferisce: «Si può sicuramente sentire un po’ di flessione sul giunto della tavola – la connessione è proprio sotto i piedi – ma considerando che è ancora nella fase di prototipo, sono rimasto molto colpito da come la nuova creazione di Sunova si comporti bene».
Gli appassionati di sup già sperano in diversi nose da intercambiare in base alle condizioni flat e acque mosse oppure in diverse lunghezze del nose per avere una 12’ e una 14’ in un’unica tavola. Tutte cose che comunque nel mondo pro a mio avviso non daranno molto di più, infatti per gli atleti pro non ha senso scendere a compromessi per avere un’unica tavola componibile soprattutto quando si possono avere tavole ad hoc per ogni condizione e necessità.
Il mondo pro quindi difficilmente trarrà beneficio da questo nuovo prodotto, che vedo più rivolto a noi comuni mortali che una 14’ rigida ce la sogniamo di notte, ma non sappiamo come poterla trasportare né dove riporla a casa e questa proposta di Sunova potrebbe risolvere tanti problemi insormontabili facendoci poggiare finalmente i piedi su una race da 14’ rigida.
Non vedo l’ora di provarla 😀
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